martedì 6 settembre 2011

Il borsello

Non ho mai posseduto un borsello nemmeno quando la moda imperante imponeva a ogni uomo, non dico elegante, ma correttamente vestito, di completare il suo abbigliamento con quell’oggetto. L’avevo sempre ritenuto superfluo per le poche cose di mia necessità, considerando che le tasche sia della giacca che per almeno dieci mesi all’anno sono solito indossare, sia dei pantaloni erano sufficienti appunto per le mie esigenze. Inoltre devo essere sincero mi infastidiva il fatto che “la borsetta” era un aggeggio troppo esplicitamente femminile, e quindi di andare in giro con tale accessorio tra le mani, mi avrebbe certamente imbarazzato. Bene, ho dovuto ricredermi. Oltre al fatto che recentemente il borsello ha avuto un rilancio nella moda maschile con modelli sportivi da portare con fascia a tracolla, e tenuto presente che il cosiddetto “marsupio” in giro vita mi piaceva ancora meno per il fastidio di tale rigonfiamento sotto lo stomaco, quindi ho ceduto e mi sono munito anche io di un borsello. Ma il motivo determinante è stato il furto che ho subìto del portafogli che mi è stato abilmente asportato dalla tasca posteriore dei pantaloni e da cui una parte sporgeva leggermente offrendosi alla vista del manigoldo, per il fatto che la temperatura africana dell’agosto 2011 mi ha indotto a circolare senza la giacca. Mi sono munito di un borsello di media dimensione, piuttosto piatto, di colore nero e con tracolla pure nera, decisamente sportivo  e che mi consente di esibirlo con disinvoltura. Dicono che non tutto il male viene per nuocere, nel mio caso per consolarmi del danno subito, mi dico che quel che mi è capitato mi ha fatto superare il complesso del borsello, adeguandomi alla maggioranza degli altri uomini che già lo portavano. Comunque la prossima volta, per rubarmi il portafogli, dovranno rubarmi anche il borsello.

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